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Faber!.
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Testo: SPOILER (click to view)Cristo drogato da troppe sconfitte
cede alla complicità
di Nobel che gli espone la praticità
di un'eventuale premio della bontà.
Maria ignorata da un Edipo ormai scaltro
mima una sua nostalgia di natività,
io con la mia bomba porto la novità,
la bomba che debutta in società,
al ballo mascherato della celebrità.
Dante alla porta di Paolo e Francesca
spia chi fa meglio di lui:
lì dietro si racconta un amore normale
ma lui saprà poi renderlo tanto geniale.
E il viaggio all'inferno ora fallo da solo
con l'ultima invidia lasciata là sotto un lenzuolo,
sorpresa sulla porta d'una felicità
la bomba ha risparmiato la normalità,
al ballo mascherato della celebrità.
La bomba non ha una natura gentile
ma spinta da imparzialità
sconvolge l'improbabile intimità
di un'apparente statua della Pietà.
Grimilde di Manhattan, statua della libertà,
adesso non ha più rivali la tua vanità
e il gioco dello specchio non si ripeterà
"Sono più bella io o la statua della Pietà "
dopo il ballo mascherato del celebrità.
Nelson strappato al suo carnevale
rincorre la sua identità
e cerca la sua maschera, l'orgoglio, lo stile,
impegnati sempre a vincere e mai a morire.
Poi dalla feluca ormai a brandelli
tenta di estrarre il consiglio della sua Trafalgar
e nella sua agonia, sparsa di qua, di là,
implora una Sant'Elena anche in comproprietà,
al ballo mascherato della celebrità.
Mio padre pretende aspirina ed affetto
e inciampa nella sua autorità,
affida a una vestaglia il suo ultimo ruolo
ma lui esplode dopo, prima il suo decoro.
Mia madre si approva in frantumi di specchio,
dovrebbe accettare la bomba con serenità,
il martirio è il suo mestiere, la sua vanità,
ma ora accetta di morire soltanto a metà
la sua parte ancora viva le fa tanta pietà,
al ballo mascherato della celebrità.
Qualcuno ha lasciato la luna nel bagno
accesa soltanto a metà
quel poco che mi basta per contare i caduti,
stupirmi della loro fragilità,
e adesso puoi togliermi i piedi dal collo
amico che m'hai insegnato il "come si fa"
se no ti porto indietro di qualche minuto
ti metto a conversare, ti ci metto seduto
tra Nelson e la statua della Pietà,
al ballo mascherato della celebrità.
Questa canzone rappresenta il primo sogno, la prima esperienza onirica nella quale con l'esplosivo fa saltare tutte le maschere di ipocrisia ai simboli del potere. Qui il potere è espresso in tutte le sfaccettature della società borghese: culturali, parentali, politiche ed ideologiche, religiose etc. L'intento è quello di togliere la maschera agli ipocriti, delegittimare il potere e colpire le istituzioni.
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Al ballo mascherato partecipano tutti i miti, tutte le autorità, i personaggi, i ruoli che hanno imposto all'impiegato un comportamento alienante e che, ora, vengono smascherati su un quasi beffeggiante ritmo swing. Lo sguardo passa su ognuno di questi personaggi, raggruppati senza badare alle differenze temporali e a quelle di luogo. Il primo è Cristo, mito della religione che tenta da sempre di imporre a tutti lo stesso comportamento. A lui non poteva che affiancarsi la madre, Maria, ormai insoddisfatta della propria maternità anormale.
Poi è il turno di Dante, il sommo poeta, ritratto come un guardone intento a spiare Paolo e Francesca, roso dall'invidia per un amore così umano e normale; di questi amanti Dante ha fatto un modello, cercando così di strapparli alla loro semplice felicità.
Dopo aver smontato anche il mito del colonialismo (l'ammiraglio Nelson), l'impiegato passa alla famiglia: il padre, sempre diviso tra l'affetto e l'autorità che la sua veste sociale gli impone e la madre, relegata a donna di casa e a non splendere di luce propria. Allo scoppio della bomba il padre esplode dopo, prima il suo decoro, mentre la madre, prima di morire, riesce perfino a provare pietà per la propria vita.
L'ultimo a morire è l'amico che mi hai insegnato il come si fa. Con la sua uccisione l'impiegato, in questo sogno, ha portato a termine la propria liberazione, si è ribellato perfino contro chi gli ha insegnato a ribellarsi, in realtà, ha compiuto anche l'estremo sacrificio sull'altare dell'individualismo, del quale ormai è vittima: anche se non se ne rende conto, ha già cominciato quel riavvicinamento al sistema che renderà vano ogni tentativo di ribellione.
Lo stesso tono demistificatorio e surreale si ritroverà nel brano tradotto da Bob Dylan, Via della povertà, dell'album successivo".
[Matteo Borsani - Luca Maciacchini, Anima salva, pp. 85-86]
Fonti:
Wikipedia
www.giuseppecirigliano.it. -
¤Lincan¤.
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Questa canzone è geniale!!!
mi piace molto. -
Germasi.
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bellissima geniale ....come del resto tutto il disco (lp)
bellissima la frase....
Cristo drogato da troppe sconfitte
cede alla complicità
di Nobel che gli espone la praticità
di un'eventuale premio della bontà.
fantastica... (è pura verità....secondo me)
azz...per un impiegato alienato dal suo lavoro .....è proprio un sogno.... ahimè
mi fà inpazzire che la bomba la prende persino chi gli ha insegnato il come si fà.... heehhe libero fino all ultimo ..nel suo sogno...
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bellyblind.
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bella bella!!!!spesso mi ritrovo a riflettere su canzoni ascoltate mille volte ed ogni volta scopro qualcosa di nuovo...ogni frase è un universo...meno male và che c'è il nostro zio fabrizio a regalarci qualche saggio pensiero!!! . -
Saber1981.
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ciao bellyblind.
Preliminarmente, ti devo chiedere di presentarti nell'apposita sezione. Raccontaci qualcosa di te, e gli utenti ti daranno il benvenuto nel forum.
Quanto al tuo post, sono assolutamente d'accordo.
Ogni volta che siasoltano brani di questo spessore si scopre qualcosa di nuovo..